martedì 15 gennaio 2013

CHIESA DI SAN BIAGIO FRA ARTE E TRADIZIONE.



Il convegno de L’Auriga Cilento.

È toccato all’Auriga Cilento l’onore di dare il via alle manifestazioni ufficiali che hanno arricchito il momento storico vissuto dalla città di Altavilla Silentina durante le festività natalizie: la riapertura della chiesa di San Biagio. Evento pregno di significati. Bene di grande valore storico, artistico, religioso ma soprattutto simbolo di una comunità, parte della sua storia, sintesi. Protagonista per un tempo infinito di piccoli e grandi avvenimenti. Luogo vivo, pulsante. Un riferimento fino a quel drammatico 23 novembre 1980 quando tutto si fermò.
San Biagio ritorna nella sua Chiesa

Oggi quelle porte sono spalancate. La Piana è stata avvolta dalla musica dei cori. I finestroni hanno illuminato il centro storico. Altavilla si è ripresa una fetta di passato. Ora può guardarsi indietro, ma lo deve fare con una consapevolezza diversa. Il passato radice vivificante da reinterpretare e su cui impostare il domani: questo è quello che è uscito dal Convegno “San Biagio fra arte e tradizione” svoltosi subito dopo il taglio del nastro il 22 dicembre.

Ad introdurre e moderare Tiziana Rubano, presidente dell’Auriga e storico dell’arte che, dopo i saluti del parroco Padre Costantino Liberti e del sindaco Antonio Marra, si è soffermata soprattutto sull’importanza di dare nuova vita agli antichi spazi di pregio non utilizzati accettando di cambiarne in parte la destinazione d’uso. Unire l’importanza delle radici antiche alla praticità di riutilizzare il già costruito in una visione attuale sempre nel rispetto del genius loci. ( Leggi l'articolo tratto dal suo intervento )

La parte più prettamente storica è stata affidata a Nadia Parlante, storico dell’arte e studiosa dell’ artista che alla Chiesa di San Biagio ha dedicato un intero ciclo decorativo: Nicola Peccheneda. L’intervento emozionante si è incentrato sulla volontà che ebbero nella metà del 1700 gli altavillesi di contribuire, economicamente e fisicamente, alla realizzazione — per desiderio dell’arciprete Capopizza — della chiesa più importante del luogo così come oggi non si sono risparmiati per vederla risplendere. Un’ analogia che dimostra l’affetto che da sempre lega questo bene alla comunità.

Elda Lettieri, imprenditrice ed esperta in bandi europei, nel suo intervento “San Biagio un punto di partenza e non di arrivo” ha ribadito la necessità di valorizzare Altavilla partendo dal centro storico riportando esempi concreti di piccoli comuni della Toscana, sua regione di adozione. Ai bandi che prevedono l’erogazione di fondi europei specifici è indispensabile concorrere con progetti utili per il territorio e soprattutto con la concertazione fra più soggetti per avere possibilità concrete di usufruire dei contributi pubblici. Lavorare in rete significa aprirsi opportunità negate a chi predica nel suo giardino. ( Leggi l'articolo tratto dal suo intervento )

Il convegno è stato supportato visivamente dalle immagini inedite proiettate da Bruno Di Venuta, appassionato di storia locale, miniera di informazioni da cui attingere per la conoscenza del luogo e del suo passato. Curiosità hanno suscitato in particolare le foto delle tombe rivenute sotto il pavimento della chiesa durante i sondaggi del 2005 e di un corpo conservato quasi per intero. Di Venuta, inoltre, ha informato l’attuale amministrazione dell’urgenza, pena la perdita, di procedere alla digitalizzazione degli archivi comunali e parrocchiali ricordando che l’Auriga, presentando al suo interno competenze specifiche,  ha lavorato ad un progetto analogo per altre amministrazioni locali.

Sono stati ricordati anche i diversi emigranti che nei giorni precedenti hanno scritto all’Auriga per ringraziare il parroco, le associazioni e gli altavillesi dell’operato. Attestazioni di gratitudine sono giunte dalla Germania, dal Brasile, dal Venezuela.

Un pensiero a parte è stato rivolto al Prof. Paolo Tesauro Olivieri, studioso instancabile che alla storia di Altavilla ha dedicato l’intera sua vita. La sua opera rimarrà sempre un prezioso e insostituibile riferimento.

A chiudere è stato invitato Michele Gallo che con i Lyons Paestum di cui fa parte ha curato la pubblicazione de “Le Novelle dell’Acquafetente” di Padre Candido Gallo, raccolta nata con l’intento di contribuire alle spese di restauro della chiesa di San Biagio. A tal proposito si comunica che chi volesse acquistarne copia on line può farlo dal sito http://aurigacilentonews.blogspot.it/.

L’Auriga Cilento, così come le altre Associazioni e Imprese che hanno collaborato fattivamente alla realizzazione del grande evento sono state ringraziate da Padre Costantino Liberti durante la messa di Natale con una pergamena in cui Sua Santità Benedetto XVI concede la Benedizione Apostolica a quanti hanno curato i lavori. 

Guarda i video della riapertura e del convegno su Communication Program (Sezione Eventi)

Ufficio Stampa
L’Auriga Cilento
347/77.87.155


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