mercoledì 28 ottobre 2009

EX BADIA NULLIUS DI S. EGIDIO di Altavilla Silentina

di Amedeo Cennamo

Grazie all’interessamento dell’Auriga Cilento è stato possibile, dopo 29 anni di chiusura, entrare un’altra volta nella chiesa di S. Egidio. La prima volta abbiamo fatto un sopralluogo il 14 agosto in compagnia del parroco Don Costantino per accertarci del problema sicurezza e la successiva visita il 20 agosto 2009.

E’ stata un giorno caratterizzato da vivo godimento dell’animo, da grande allegrezza, da profonda giocondità. Tutti hanno evocato i momenti del tripudio per la Prima Comunione, per la Cresima impartita dal presule D’Agostino. Generale, quindi, la commozione nel varcare il mastodontico portone dell’antica chiesa. Occasione d’oro, per riempirsi gli occhi di dolci e non sopite immagini del non dimenticato tempio. Tanti giovani neolaureati hanno però visto per la prima volta questa chiesa e per loro è stata una favolosa scoperta. Hanno, quindi, tempestato di domande i più anziani, già adulti al tempo del terremoto.

C’erano turisti, in vacanza ad Altavilla, che non si sono voluti privare del piacere di vedere l’interno della chiesa. E’ stato gradevole rilevare con quanto interesse osservavano i particolari della struttura architettonica. I più anziani hanno fornito informazioni sulle statue una volta presenti nelle nicchie vuote e sulle tele conservate presso il Convento San Francesco. Con tanta maraviglia i più giovani hanno appreso che sotto il presbiterio c’e’ la cripta, ora chiusa, con le tombe dei sacerdoti e che davanti ai sei altari c’erano sei tombe, pure loro chiuse nel 1939.

In verità subito dopo il terremoto mi fu consentito di entrare da solo nella chiesa per fare delle foto. La contro facciata era orrendamente mascherata da travi e mezzanelle, disposte nella maniera più cervellotica possibile. Non ce n’erano due che andassero nella stessa direzione. Alcune tavole erano state inserite tra le canne dell’organo, piegandole orribilmente. Cosa dovessero mantenere non l’ho mai capito! Era visibile comunque, il distacco della facciata dalla volta. Ho constatato con immenso piacere che quell’obbrobrio è sparito. La facciata è stata saldamente attaccata alle pareti con profonde iniezioni di cemento.

Il muratore Luigi Morrone dice che il tetto è stato rifatto con perizia e che la volta, in pietra, ad arco a tutto sesto, è tetragona ad ogni forza. A fianco all’empito di gioia per esserci riappropriati della memoria collettiva, non possiamo esimerci dal muovere dei rilievi critici. Ben tre ditte hanno fasciato e sfasciato di ponteggi questa chiesa, era legittimo aspettarsi qualcosa di più. La prima ditta biancheggiò subito la parte alta del campanile e si fermò al tetto della chiesa. Dalla nostra aula, durante i miei trascorsi di maestro, io e i miei alunni vedevano il campanile diventare di giorno in giorno sempre più bianco.

Il 20 agosto, dall’interno della chiesa, abbiamo fatto il sopralluogo del campanile: siamo dovuti letteralmente scappare in quanto si è constatata la criticità nella quale versano le scale lignee tutte tarlate e malferme. Peccato che siano scomparsi, duranti i lavori, i due angioletti che ornavano l’altare maggiore e per i lavori eseguiti, in questi anni, da tre ditte mi sarei aspettato di trovare meno calcinacci e pavimento sconnesso.

La chiesa risale al 1756. Nel 1885 il parroco Don Vincenzo Mottola fece costruire due altari laterali dedicati al sacro cuore di Gesù e Maria, questo intervento costò la rimozione del trono dell’abate che si trovava in cornu evangeli. Nello stesso tempo spostò l’organo dalla parete laterale sinistra collocandolo sulla contro facciata.

L’organo, a otto registri, con flauto, voce umana e uccelliera, era stato comprato dall’abate Angelo Ferro di Napoli nel 1742 ed era costato, con il trasporto, 108 ducati. Questa notizia è riportata dai Ferrara e da Galardi-Messone . La data 1742 appare poco attendibile. L’abate Don Giuseppe Vultura fece demolire la vecchia chiesa nel 1739 e l’attuale chiesa fu costruita dal 1748 al 1756 dall’abate Gio. Battista da Morcone. Non è possibile che l’abate Angelo Ferro sia vissuto in questo frattempo, commissionando l’organo nel 1742, ovvero epoca in cui la vecchia chiesa era stata demolita e la nuova chiesa ancora non costruita.
Comunque tutti gli interventi del parroco Mottola sono da ritenere incongrui ed, eliminando il trono dell’abate, non ha fatto altro che cancellare i segni della Storia; non si ottunde la memoria collettiva, Sant’Egidio è stata badia nullius dal 1308 al 1811, ovvero per mezzo millennio. Spedì l’organo sulla contro facciata, poggiato su una cantoria ardita, slanciata, ma esile, gracile,debole.

Lassù osavano arrampicarsi i componenti di un complessino musicale durante la notte di Natale. Per il resto dell’anno, l’organista suonava un harmonium, poggiato alla base del pilastro destro del grande arco. Io sinceramente abbatterei tutte le modifiche del parroco Mottola peraltro indagato anche per truffa per gli scavi al Feo ma assolto dopo un processo durato 18 anni. Riporterei giù l’organo, dove l’aveva sistemato l’ abate Ferro.

L’organo oggi andrebbe restaurato in quanto è di buona fattura ed è sempre un organo del ‘700. Riportare l’organo dov’era originariamente? Certo, perché le nuove indicazioni liturgiche prevedono la sistemazione di questi strumenti vicino all’altare e vicino al popolo e in tal caso si rispetterebbe la volontà dell’antico abate. Mi rendo conto però che la soprintendenza non accetterebbe questa soluzione con un ritorno ad un così lontano passato.

venerdì 16 ottobre 2009

Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Campania 2007/2013

L’Auriga Cilento

Associazione per lo sviluppo e la promozione del territorio

Fra gli obiettivi della nostra Associazione vi è quello di sensibilizzare ed informare i residenti del territorio sulle opportunità offerte dall’Unione Europea attraverso la Regione Campania.

A questo proposito abbiamo redatto una lista sintetica di info, e invitiamo gli interessati a consultare il sito della Regione Campania (www.regione.campania.it - www.economiacampania.it) dove troveranno tutte le notizie in dettaglio.

Il Comune di Altavilla e i suoi residenti, rientrando nella macroarea PSR di tipo B non possono partecipare a tutti i bandi regionali, prima di presentare la domanda è opportuno verificare le aree di intervento.

Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Campania 2007/2013

Il Programma prevede il cofinanziamento di progetti per soggetti pubblici (100%) e per soggetti privati (dal 40 all’80%, mediamente 50%, e fino al 60% se il richiedente ha meno di 40 anni). Vi sono 3 Assi (I-II-III) che riguardano più tipologie di interventi. I Bandi rimangono sempre aperti - ogni 2 mesi si chiude la lista per riaprirne una nuova - e la risposta arriva entro 60 giorni.

La Regione Campania ha a disposizione molti fondi, diversi milioni di euro, che deve distribuire entro il 2013, in caso contrario dovrà restituirli all’Unione Europea. Per cui invitiamo tutti a verificare le proprie esigenze e progettualità, e in caso di attinenza presentare in tempi ristretti la richiesta di finanziamento.

Sono finanziabili attività economiche (bar, pasticcerie, officine..), case vacanze, etc….se vi è come finalità quella di “fare azienda”, cioè di concorrere allo sviluppo del territorio della Campania. Possono essere costituire anche strutture ex novo, come stalle, depositi etc….purché non siano di civile abitazione. Per gli altri casi è prevista la ristrutturazione.

Beneficiari:

Giovani agricoltori, imprenditori agricoli, soggetti privati singoli o associati proprietari con specifici requisiti, comuni singoli o loro associazioni, imprese agricole, comunità montane, province, imprese sociali, aziende sanitarie, etc……

L’Asse I prevede 10 misure che riguardano:

misura 112 - Insediamento di giovani agricoltori;

misura 113 - Prepensionamento degli agricoltori e dei lavoratori agricoli;

misura 115 - Avviamento dei servizi di assistenza alla gestione, di sostituzione e di consulenza aziendale;

misura 121 - Ammodernamento delle aziende agricole;

misura 122 - Accrescimento del valore economico delle foreste;

misura 123 - Accrescimento del valore aggiunto di prodotti agricoli e forestali;

misura 131 - Sostegno agli agricoltori per conformarsi alle norme rigorose basate sulla legislazione comunitaria;

misura 132 - Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare;

misura 131 - Sostegno alle associazioni di produttori per attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità;

Cluster misura 112-121 “Insediamento di giovani agricoltori” e “Ammodernamento delle aziende agricole”.

L’Asse II prevede 4 misure che riguardano:

misura 221 – Imboschimento di terreni agricoli;

misura 223 – Imboschimento di superfici non agricole;

misura 226 – Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi;

misura 227 – Investimenti non produttivi.

L’Asse III prevede 3 misure che riguardano:

misura 311 - Diversificazione in attività non agricole

misura 321 – Servizi essenziali alle persone che vivono nei territori rurali;

misura 323 – Sviluppo, tutela e riqualificazione del patrimonio rurale

Oltre a questi vi sono altri bandi che sono aperti, o in fase di apertura. Per motivi di spazio non possiamo citarli tutti, per cui invitiamo i lettori a consultare il sito della Regione, oppure a rivolgersi a tecnici e associazioni di categoria che conoscono nello specifico le modalità di compilazione dei formulari.

venerdì 2 ottobre 2009

On-line i video del Convegno sui beni culturali di Altavilla Silentina

Convegno: I beni culturali di Altavilla Silentina. proposte di recupero del patrimonio storico-architettonico di un borgo medievale dell'entroterra cilentano.

Tutti i video del convegno sono disponibili su YouTube.


Dimissioni di Diomira Cennamo

Il 24 Settembre 2009, Diomira Cennamo, consigliere dell'Auriga Cilento, ha confermato le proprie dimissioni da Vice-Presidente e membro del Consiglio Direttivo.
Ringraziamo Diomira per l'impegno dedicato alla nascita e avvio dell'Associazione e auspichiamo di continuare a collaborare in modo proficuo con lei come con tutti gli altri associati.

giovedì 3 settembre 2009

La riapertura eccezionale della millenaria chiesa di Sant’Egidio dopo ventinove anni di chiusura

di Bruno Di Venuta, presidente dell’associazione L’Auriga Cilento



Il 20 agosto, dalle ore 9.30 alle 12.30, su iniziativa dell’Associazione L’Auriga Cilento, la chiesa di Sant’Egidio, ovvero la chiesa del Santo patrono di Altavilla Silentina chiusa dopo il sisma del 23 novembre 1980, è stata eccezionalmente riaperta al pubblico.

La riapertura ha fatto da cornice al Convegno "I beni culturali di Altavilla Silentina: proposte di recupero del patrimonio storico-architettonico di un borgo medievale dell'entroterra cilentano" che si è tenuto nella serata e al quale hanno partecipato esperti e studiosi locali e provinciali”. L’incontro ha fatto emergere una triste realtà che ha portato alla luce, effettuando una comparazione con foto e documenti storici, gravi ed importanti mancanze nell’arredo interno comunque presenti nel 1983, di alcune chiese altavillesi.

L’edificio fu eretto dai Normanni, gli stessi fondatori della città, di fronte al lato meridionale del castello, attribuito a Roberto il Guiscardo. Fu poi abbattuto nel 1739 e riedificato tra il 1748 e 1756. La chiesa subi gravi danni per gli eventi bellici del 1943. Furono eseguiti lavori di riparazione al tetto e alla volta mmediatamente dopo la guerra, mentre la facciata e l' interno furono restaurati nel 1953-54.

Tantissimi sono stati i visitatori, tanti ricordi sono ritornati nella mente di chi nella chiesa aveva seguito il catechismo e aveva fatto la prima comunione, di chi ha contratto matrimonio…Tanti, soprattutto giovani, sono riusciti a visitare per la prima volta la chiesa di Sant’Egidio che, insieme a quella di San Biagio, rappresenta la storia di tutte le famiglie altavillesi.

Gli altavillesi meno giovani, Luigi Morrone e Arturo Nigro, hanno raccontato le tradizioni e gli aneddoti legati alla chiesa; è stata ricordata la figura di Carmine Egidio Guidone che “regolava” l’orologio posto sul campanile e che fu trovato morto assiderato per il freddo mentre svolgeva la propria attività.

L'ottantenne Arturo Nigro invece ha ricordato come gli altavillesi portassero il proprio asino, mulo o cavallo, quando questo avesse un problema intestinale, presso il santo che dà il nome all’ex parrocchia e facessero compiere al quadrupede tre giri intorno alla chiesa per lenire i dolori che lo assillavano.

Tra i visitatori della badia nullius (così definita perché tradizionalmente di proprietà feudale e non curiale) Nadia Parlante, storico dell’arte ed esperta in artisti locali del Settecento, e l’insegnante elementare Amedeo Cennamo, che hanno raccontato ai presenti la storia della chiesa e le bellezze in esse contenute. Queste ultime, purtroppo, in qualche caso sono scomparse essendo state trafugate da ignoti in questi anni di chiusura durante i quali l’incuria e la mancanza di assidui controlli hanno favorito quei malintenzionati che hanno sottratto agli altavillesi un pezzo della loro storia.

Purtroppo non si è riuscito a smentire l’allora rettore della parrocchia, don Domenico Di Paola, che nel 1983, a seguito dell’ordinanza di chiusura per motivi di sicurezza emessa dal Comune di Altavilla, si era opposto tenacemente al provvedimento in quanto sosteneva che in questo modo la chiesa non sarebbe stata mai più riaperta.

In ventinove anni sono stati eseguiti diversi interventi di ristrutturazione sempre insufficienti per ultimare i lavori ed arrivare alla riapertura della Chiesa. Secondo una stima fatta da un tecnico locale, oggi servirebbero all’incirca 100 mila euro per completare quei lavori (intonaci, pitturazione, pavimento, impianto antintrusione, impianto di illuminazione…) fondamentali per la riapertura dell’edificio.

Le strade da seguire per reperire i fondi necessari sono tante e bisognerebbe individuare subito quelle percorribili evitando così di festeggiare nel 2010 il trentennale della chiusura delle chiese di San Biagio e Sant’Egidio.

Vorrei a tal proposito ricordare una richiesta del compaesano Ciccio Mangino, defunto a luglio di quest’anno, che aveva apposto sul portone della chiesa un biglietto nel quale aveva scritto: “Sant’Egidio d’Altavilla Silentina, sei il patrone, apri questo portone / Voglio pregare all’altare maggiore per ricevere la Santa Comunione. / Mangino Francesco altavillese”

Quanti altavillesi esprimono ancora lo stesso desiderio di Ciccio Mangino?

lunedì 31 agosto 2009

Il Convegno sui beni culturali ad Altavilla Silentina: le proposte di recupero

In occasione del convegno-dibattito dello scorso 20 agosto, dal titolo "I beni culturali di Altavilla Silentina: proposte di recupero del patrimonio storico-architettonico di un borgo medievale dell'entroterra cilentano", finalizzato all'individuazione di un percorso d'azione per il recupero del patrimonio storico-architettonico dell'entroterra cilentano, l’Auriga Cilento ha messo a confronto esperti e studiosi locali che hanno portato notevole contributo e proposte concrete: l'architetto Marco Ambrogi, storico locale ed esperto in recupero dell'edilizia religiosa di carattere storico, Arcangelo Bellissimo, laureando in ingegneria edile e architettura nonché autore della pubblicazione "Convento dei padri vocazionisti e Chiesa di San Francesco", il dott. Generoso Conforti, storico ed editore locale, il prof. Giuseppe Melchionda, storico locale esperto di brigantaggio, la dott.ssa Nadia Parlante, storico dell’arte.
L'incontro, moderato dalla dott.ssa Diomira Cennamo, giornalista pubblicista ed esperta in comunicazione, è stato introdotto dalla dott.ssa Elda Lettieri, esperta in progettazione europea, dal dott. Bruno Di Venuta, informatico, autore del libro "La Merica altavillese" e presidente de "L'Auriga Cilento", e da Tiziana Rubano, dottoressa in storia dell'arte.

Queste le proposte:
1.      presentazione di canali di finanziamento nazionali ed europei a cui è possibile attingere per trovare le adeguate risorse da destinare al recupero dei beni;
2.      necessità di individuare restauratori competenti in grado di effettuare il recupero con attenzione e rispetto del pre-esistente, evitando non affidarsi a maestranze prive di un’opportuna conoscenza del valore del bene trattato;
3.      reale possibilità di inserire Altavilla Silentina in un circuito internazionale enogastronomico, religioso, archeologico, artistico e naturalistico sfruttando la posizione strategica e la vicinanza a siti come Paestum, Elea-Velia, Grotte di Pertosa e Castelcivita, Padula;
4.      creazione di un asse Altavilla-Paestum con la nascita di laboratori specializzati in ceramica pestana;
5.      utilizzo della rara risorsa naturale del Parco naturale “La Foresta”, avvolto dal centro storico del comune di Altavilla e dotato di un suggestivo anfiteatro naturale, per l’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali di alto profilo che troverebbero qui una location ideale.

Grande attenzione è stata riservata al centro storico altavillese, risalente all'XI secolo e dotato di portali d'epoca e di uno scorcio panoramico invidiabile che, se ben valorizzato, potrebbe divenire un luogo turistico di grande attrazione e creare posti di lavoro, soprattutto per le fasce più svantaggiate – giovani e donne -  che potrebbero divenire imprenditori di loro stessi senza dover percorrere l’iter che ha vissuto chi è stato o sarà costretto a emigrare per sopravvivere.

Affinché questo avvenga è indispensabile che il centro storico venga salvato dall’inevitabile deterioramento a cui è condannato attraverso un immediato piano di intervento che sappia guardare oltre al semplice agglomerato di case e valorizzarne l’aspetto di rappresentazione simbolica della vita della città puntando al recupero degli edifici come risorsa culturale in grado di creare occupazione rispettando l’area su cui si va a intervenire e agevolando il ritorno di un’offerta commerciale che permetterebbe alla zona di ripopolarsi.

I rappresentanti dell’Auriga Cilento hanno ripercorso ogni tratto del centro storico e visitato accuratamente le chiese chiuse dal terremoto del 1980 effettuando una comparazione con foto e documenti storici e rilevando così mancanze nell’arredo interno e restauri che, a parere degli esperti interpellati, sembrano non onorare il pregio delle opere, le quali in qualche caso sono state addirittura stravolte del loro aspetto originario.

A tal proposito l’Associazione chiederà ufficialmente alle autorità competenti che si facciano carico di verifiche dirette e se necessario prendano opportuni provvedimenti.

L'Associazione, a conclusione di quanto sopra descritto, si impegna a mettere a disposizione le proprie competenze - sia in termini di recupero del patrimonio sia in termini di progettazione - auspicando una proficua collaborazione con gli enti preposti allo sviluppo locale affinché da tale simbiosi possano nascere idee e strategie in grado di far sfociare le potenzialità storico-culturali già presenti sul territorio in una reale crescita economica e sociale.

giovedì 13 agosto 2009

Il recupero del patrimonio storico-architettonico medievale nell'entroterra cilentano: una tavola rotonda per una proposta d'azione integrata


"L'Auriga Cilento" ha promosso un convegno-dibattito finalizzato all'individuazione di un percorso d'azione per il recupero del patrimonio storico-architettonico di cui è dotato il Cilento e che spesso versa in condizioni di abbandono, nonostante l'enorme valore culturale e il grande potenziale che rappresenta in termini di miglioramento dell'offerta turistica.
L'incontro si terrà il prossimo 20 agosto alle ore 21 presso la Chiesa Maria SS. del Carmine in Altavilla Silentina (SA) e ospiterà alcuni esperti nel settore del recupero dei beni architettonici e di storia locale. Scopo della serata sarà individuare alcune modalità di intervento sui beni in stato di degrado nel borgo medievale di riferimento, per trasformarle in best practices da applicare all'intera realtà cilentana.
L'evento sarà realizzato con il patrocinio del Comune di Altavilla Silentina e la collaborazione della Pro-loco locale.




Programma del Convegno
Presentazione de L’Auriga Cilento
Dott.ssa Elda Lettieri, consigliere de L’Auriga Cilento

Presentazione Beni Culturali locali attualmente fruibili
(Convento, Chiesa di Maria SS. del Carmine, Chiesa di Montevergine)
Dott. Bruno di Venuta, storico locale e presidente de L’Auriga Cilento

Recupero e valorizzazione Beni Culturali attualmente in stato di abbandono
(San Biagio, San Egidio, Chiesa Cielo e Terra, Castello normanno, Scavi di San Lorenzo, centro storico)
Dott.ssa Tiziana Rubano, storico dell’arte

Tavola Rotonda
Dott. Marco Ambrogi, architetto e storico locale
Arcangelo Bellissimo, autore del recente studio "Convento dei Padri Vocazionisti e Chiesa di San Francesco"
Dott. Generoso Conforti, storico locale
Prof. Giuseppe Melchionda, storico locale
Dott.ssa Nadia Parlante, storico dell’arte, esperta in beni artistici locali

Moderatore
Dott.ssa Diomira Cennamo, giornalista pubblicista, esperta in comunicazione d'impresa

martedì 24 marzo 2009

I promotori dell'Associazione L'Auriga Cilento


I promotori dell'associazione "L'Auriga Cilento" sono un gruppo di persone originarie di Altavilla Silentina, paese ai limiti del Cilento, che ha offerto loro una serie di spunti di riflessione sulle possibilità di miglioramento dell'intero territorio di cui si sentono parte e i cui centri presentano delle similarità importanti dal punto di vista dell'integrazione territoriale e del livello di sviluppo e di accoglienza di residenti e visitatori.
Riflessioni che li hanno portati, dopo un primo incontro dal vivo, a tenersi in contatto via Internet. Contatto che ha funzionato talmente bene che li ha spinti a costituirsi in Associazione il 20 marzo 2009. Lo statuto è depositato presso l'Agenzia delle Entrate di Eboli (Salerno) ed è consultabile anche in questo sito.

Bruno Di Venuta
Nato il 14/3/1956 ad Altavilla Silentina. Dopo la laurea in Scienze dell’Informazione (Informatica) conseguita nel 1982 a Salerno, si trasferisce a Roma dove tuttora risiede. Ha lavorato come informatico con le aziende SARIN, SIDAC, SARITEL, FINSIEL. Ha maturato esperienze nel settore dell’editoria elettronica partecipando a progetti multimediali con applicazioni su memorie ottiche (VideoDischi, Cd-Rom, DVD…) e in progetti di formazione a distanza (e-learning). Oggi lavora con la società Almaviva Italia (www.almaviva.it) come progettista di sistemi informativi per la Pubblica Amministrazione.
Il legame e l'amore per il paese natìo è stato sempre vivo ed è per questo motivo che con l’avvento di Internet e del web ha creato il primo sito dedicato ad Altavilla Silentina,http://web.tiscali.it/bdivenuta nel quale erano riportate tutte le informazioni relative al paese.
In questi ultimi anni ha realizzato i siti web degli artisti altavillesi Alfonso Mangone (http://web.tiscali.it/fernandomangone ) e Salvatore Damiano. L’amore per il paese natio l’ha portato ad ‘indagare’ sui beni storici del paese creando un archivio documentale e fotografico nel quale si possono ritrovare informazioni utili sulla storia altavillese. Parti dell’archivio sono pubblicati sul portale altavillese www.divenuta.it e sul sito www.conventoaltavilla.it.
Uno studio relativo all’emigrazione altavillese negli Stati Uniti agli inizi del 1900 si è concretizzato con la pubblicazione del libro “La Merica Altavillese”, libro nel quale ha voluto pubblicare informazioni e storie di altavillesi sconosciute ai concittadini.
E’ deciso ad impegnarsi attivamente, fornendo la propria esperienza e professionalità per tutte le iniziative atte a far uscire il territorio cilentano dalla grave situazione economica-sociale in cui versa nonché denunciare il totale disinteresse, da parte delle Istituzioni, verso il patrimonio storico-ambientale totalmente abbandonato a se stesso. Crede che si debba fare di tutto per fare uscire il paese dal vicolo cieco nel quale si è incanalato ed evitarne la lenta agonia che lo avvolge.

Elda Lettieri
E' nata ad Altavilla Silentina da dove nel 1957 è emigrata in Toscana. Si è laureata in Scienze Economiche e Bancarie presso la Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie dell'Università degli Studi di Siena con una Tesi di laurea su "Gruppi sociali e dinamiche comunicative".
In Italia ha maturato una lunga esperienza nel settore della formazione professionale, pubblica e privata soprattutto nell’ambito dei progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Le sue competenze specifiche sono selezione, valutazione di progetti, direzione. E’ accreditata e collabora da anni con Università, Amministrazioni pubbliche, Agenzie formative, Scuole, Imprese, liberi professionisti. E’ in grado di trasferire conoscenze consolidate e creare partnariati di elevato livello. In provincia di Siena è stata per 10 anni amministratore della EXECUTIVE PLANNING snc, una società specializzata in formazione professionale e strategie di comunicazione al cui interno ha svolto funzioni dirigenziali, quali responsabile dei progetti formativi, progettazione e gestione dell’Ufficio Stampa. E’ stata per molti anni giornalista, nonché consigliere nazionale de l’ANPAS, organizzazione non profit. Attualmente è presidente di “L’AURIGA” Associazione culturale per la Valdelsa (www.aurigavaldelsa.org).
Da oltre 3 anni svolge la sua professione in Bulgaria dove ha attivato contatti significativi con importanti istituzioni, Università, Scuole, Accademie, Camere di Commercio, Comuni, Regioni, Agenzie di consulenza e dove ha proposto e realizzato nel 2008, con un partneriato europeo, il Primo “Forum internazionale sull’imprenditoria femminile in Bulgaria”. Attualmente è Amministratore delegato della POLYMETIS srl, Presidente di tre Organizzazioni non governative: “SELENA”, Associazioni donne imprenditrici della Bulgaria, “AURIGA” Tourist Academy, “IMPULSI”, Struttura integrata di consulenza in sviluppo d’impresa gestita in collaborazione con l’Università di Siena. E’ Vicepresidente di “MODARTECH Italian-Bulgarian Institute of Fashion and Technology”. Tutti organismi che ha creato con partner italiani e bulgari.
Elda è innamoratissima della sua terra nativa, dove torna ogni volta che gli impegni professionali glielo consentono. Emblematico quello che ha scritto anni fa su alcune riviste toscane: “C’è un altro importante sogno nel cassetto che avrei voluto raggiungere, ci ho provato però senza successo. Questo è forse uno dei “fallimenti” della mia vita che ho accettato con meno dolore degli altri. Avrei voluto mettere a disposizione la mia esperienza professionale per aiutare i giovani della mia terra, del mio Sud, a non emigrare per altre terre, a contribuire alla loro formazione professionale per cercare di fargli trovare a casa propria uno sbocco occupazionale adeguato e rispondente alle proprie caratteristiche ed ambizioni. La mia è stata una sofferenza che ha lasciato tante ferite, ancora oggi doloranti, vorrei evitare ad altri giovani piangere le mie stesse lacrime. Non mi sento figlia di nessuna terra…Le radici sono dove non è il mio corpo e la mia testa. E’ una sensazione che, se possibile, consiglio di evitare”.
www.eldalettieri.it

Diomira Cennamo
Nasce ad Altavilla Silentina nel 1980. Si laurea con lode in Filosofia, con la tesi di laurea interdisciplinare “La Metafora nelle Scienze Cognitive” presso la cattedra di Semiotica dell’Università “La Sapienza” di Roma. Frequenta il Corso “Donne e nuove tecnologie”, organizzato dal Comune di Roma con l’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma per promuovere la presenza manageriale delle donne nel settore delle ICT. Consegue a Milano il Master post lauream in Marketing e Comunicazione d’Impresa, presso “Accademia di Comunicazione”, presieduta da Michelangelo Tagliaferri.
Ha svolto attività di Responsabile Ufficio Stampa per il 2° “Festival Internazionale della Mitologia”, tenutosi a Paestum nel 2007, e per diversi eventi ed aziende a Salerno e Milano.
E' giornalista pubblicista e collabora con le testate di informazione locale “Unico Cilento e Vallo di Diano”, “Il Salernitano”, “Il Giornale di Eboli”.
Ha fondato e gestito il blog de “La Collina degli Ulivi”, mensile di informazione delle 'colline gemelle' di Altavilla Silentina e Albanella, diretto da Oreste Mottola. Ha collaborato con testate specialistiche a diffusione nazionale (“ArcheoNews”, “7th Floor”) e partecipa al blog di approfondimento “Le Aziende In-Visibili” di Nova 100 del Sole 24 Ore, in cui si occupa di comunicazione on e off line (marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/).
Ha partecipato alla scrittura del Romanzo collettivo “Le Aziende In-Visibili” come co-autrice insieme ad Enrico Bertolino, Walter Veltroni, Paolo Savona, Francesco Morace ed altri nomi di spicco dell’economia e della cultura italiana. Per il romanzo, curato da Marco Minghetti ed edito da Scheiwiller, sta collaborando alla realizzazione di una versione multimediale.
Ha collaborato con Progetto Kublai del Ministero dello Sviluppo Economico per il supporto imprenditoriale alle iniziative di creatività legate allo sviluppo locale (http://www.progettokublai.net), un progetto multipiattaforma che ha utilizzato strumenti di comunicazione avanzati come blog, social network e Second Life.
E’ socio fondatore con gli editori Alberto Castelvecchi e Francesco Aliberti di MayDay Production srl di Milano, Società di editoria multimediale avanzata (www.maydayproduction.com), in cui è Project Manager.
E’ uno degli obiettivi della sua vita quello di veder ‘tornare in vita’ i beni culturali e paesaggistici del territorio che ama visceralmente, beni che attualmente periscono nell’incuria e nel disinteresse e in cui intravede una grande risorsa culturale ed economica.
“Gli studi di marketing hanno fatto germogliare e crescere inarrestabilmente in me la volontà di applicare la formula del marketing territoriale alla terra in cui sono nata e cresciuta e in cui ho intenzione di riportare quello che di buono ho appreso fuori. Ho infatti compreso che per far ripartire l’economia altavillese e cilentana non è sufficiente la buona volontà, ma è necessario uno sforzo coordinato di competenze manageriali di tipo diverso e di sforzi strategici di integrazione con il tessuto culturale ed istituzionale”.
http://righedidiomira.blogspot.com/
http://lacollinadegliulivi.blogspot.com/
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/le_aziende_e_la_comunicazione/

Fabio Sacco
Nasce a Salerno il 15/09/1976 da padre altavillese e madre albanellese. La sua famiglia, quindi, è sostanzialmente divisa equamente tra i due comuni formanti le "colline gemelle".
Vive ad Altavilla fino all'età di 13 anni, quando la sua famiglia decide di trasferirsi a Matinella, nel comune di Albanella.
All'età di 19 anni si trasferisce a Napoli per motivi di studio e nel dicembre del 2006 si laurea in Ingegneria delle TeleComunicazioni all'Università di Napoli Federico II, con una tesi in Reti di Calcolatori riguardante lo sviluppo di servizi mobile per applicazioni turistiche del titolo "mTouristGPS: Servizi Informativi Mobile GPS per il supporto al turista".
Da gennaio 2007 al novembre 2009 lavora in e-Utile S.p.A. (51% Siemens, 49% A2A), una società di consulenza IT specializzata per dare supporto alle Utility che producono, distribuiscono e vendono energia.
Da Dicembre 2009 ad oggi lavora per Enel Produzione S.p.A., settore Energy Management - Ottimizzazione della Produzione. La sede di lavoro è Roma.

Da sempre appassionato di storia e cultura locale altavillese, sogna un giorno di riuscire a portare a termine l'ambizioso progetto di scrivere un romanzo storico ambientato, in buona parte, ad Altavilla Silentina nei giorni dello sbarco alleato nel 1943. Spesso organizza, con i suoi amici "forestieri" (per lo più emigranti altavillesi), delle visite guidate tra le bellezze nascoste e dimenticate di Altavilla. La speranza è quella di riuscire a realizzare qualcosa di concreto per far si che le tante potenzialità inespresse e non sfruttate possano essere finalmente rivalutate e riconosciute come meritano.

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Tiziana Rubano
Tiziana Rubano nasce a Torino il 18/12/1974 da genitori altavillesi. Si laurea con 108/110 in Lettere Moderne, indirizzo Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Torino, titolo della tesi “Virginia Woolf: un mondo di immagini e colori” in cui analizza il rapporto della tormentata scrittrice inglese con le arti visive sotto ogni aspetto.
Sviluppa diverse esperienze professionali nei più svariati ambiti (formazione; marketing; contabilità; gestione d’impresa) collaborando con aziende della Grande Distribuzione, della formazione professionale a livello nazionale e dell'impreditoria edile, con la speranza, sempre viva, di potersi un giorno realizzare nel campo artistico-culturale, sua vera passione.
Attualmente riveste la carica di amministratore delegato della Nimbus srl, società di servizi per conto terzi.
Socio fondatore dell’Associazione Culturale “A.CU.M.E.”, che si prefigge come obiettivo, fra gli altri, il recupero delle tradizioni e della cultura popolare del Sud Italia, per la quale è attualmente impegnata (in collaborazione con Elvira Gorga) nella raccolta di notizie e immagini sul Cilento che andranno a confluire in un documento visivo e cartaceo da presentare nel Nord Italia. Appassionata anche alla questione ambientale per cui è occupata nella stesura di un romanzo-documentario sulla drammatica realtà delle discariche abusive.
Legata indissolubilmente alle proprie radici, si considera “divisa a metà” e così lo giustifica:
“ Con il corpo a Torino e la testa a Sud...Ecco perché divisa a metà. Immensamente grata per quello che mi ha dato la mia città e, per carità, la amo, come si può amare una balia che ti ha cresciuta, ma la mamma è un'altra cosa e la mia mamma è il Cilento. Terra di fate e gnomi, eroi e contadini, scrittori e pescatori, cultura e manovalanza. Regina del vento e bagnata dal mare. Grotte e monti. Musica e tradizione, folklore e calore. Terra strana, chiusa, introversa, gelosa delle sue ricchezze, a volte bizzarra nelle sue stranezze. Terra scoperta e ancora tutta da scoprire. Può dare tanto basta darle la possibilità…" E questo è uno dei suoi obiettivi: dare la possibilità ad Altavilla e il Cilento di potersi esprimere nelle loro immense potenzialità.

Elvira Rita Gorga
Elvira Rita Gorga è nata a Torino il 28/05/1976. Ha conseguito il diploma di Geometra nel 1995 e nel 2001 l’abilitazione alla professione. Dopo il diploma ha collaborato con diversi studi tecnici in ambito edilizio e dal 1998 lavora presso l’Agenzia del Territorio in qualità di Assistente Tecnico.
Originaria di Altavilla Silentina, considerato per lei un punto fermo, un luogo dove rigenerare il proprio spirito, dove ritorna nei periodi di vacanza e con orgoglio conduce amici e conoscenti e dove sin da piccola si appassiona ai suoni e alle danze tradizionali del sud Italia attraverso gli antichi canti cilentani che nonni e prozii accompagnati dal suono dell’organetto intonavano durante le feste in famiglia.
Negli anni a seguire decide di estendere e approfondire la propria conoscenza attraverso corsi e stage sul suono dei tamburi a cornice, canto e ballo nella musica tradizionale del sud Italia avendo come insegnanti personaggi molto noti nell’ambiente tra cui Ugo Maiorano (Campania, Agro nocerino sarnese – Tammurriata), I Virtuosi della Tarantella ( Campania, Montemarano – Tarantella), Alfio Antico ( percussioni su tamburo a cornice), Gianluca Longo (Puglia, Salento – Pizzica), Anna Cinzia Villani ( Puglia, alto salento – canto) e altri.
Dalla loro origine nel 2006 fino all’estate del 2008, voce, tamburello e tammorra de “I Trulleri”.

Nel settembre del 2008 fonda il gruppo “Arteddeca”, musiche, canti e balli dal sud Italia di cui anche qui è voce, tamburello e tammorra www.myspace.com/arteddeca.
La passione per la musica tradizionale del sud Italia la porta a spostarsi spesso al sud per conoscere da vicino la realtà della musica tradizionale e le feste, soprattutto nella sua regione di origine, la Campania, per quanto riguarda la Tammurriata. E’ soprattutto durante queste manifestazioni che conosce numerose persone “portatrici” di tradizione che rafforzano il suo entusiasmo e passione, da qui l’idea con Fiorella Celso di dare vita a “FiorElvi” www.myspace.com/fiorelvi che si occupa dell’organizzazione a Torino di stage di ballo e musica tradizionale del sud Italia con musicisti e ballerini provenienti dall’area interessata. “FiorElvi” ha collaborato da prima con l’Associazione di promozione sociale SONES poi con l’ Associazione privata “no profit” “A.Cu.M.E. – Arte, Cultura, Musica ed Eventi” nata nel febbraio del 2009 e di cui Elvira Rita Gorga è uno dei soci fondatori.
Con Tiziana Rubano è ora impegnata nella ricerca di materiale sul cilento attraverso scritti, contatti sul luogo e visite dell’area per la creazione di un libro + supporto video da presentare al nord Italia.

Francesco Tesauro
Nato nel novembre del 1979 ad Eboli (Sa). E’ attualmente studente di Medicina e Chirurgia presso l'Università"La Sapienza" di Roma.
Presidente dell'associazione"Altavilla Viva" nel bienno 2004-05,è sempre stato vicino alle problematiche giovanili del suo territorio.
Collabora con un'associazione romana impegnata nell'organizzazione di eventi culturali.

lunedì 23 marzo 2009

L'Auriga Cilento: il manifesto programmatico

L’Auriga Cilento è un'Associazione senza fini di lucro, apartitica, costituita attorno a un gruppo di studio e lavoro per lo sviluppo locale.

Questi i suoi obiettivi.

Valorizzare le risorse culturali e ambientali

L’Organizzazione perseguirà obiettivi di salvaguardia del patrimonio paesaggistico, culturale e artistico nelle sue forme tangibili e intangibili, all’interno di un piano di sviluppo integrato del territorio, puntando al coinvolgimento dei vari attori economici reali e potenziali presenti sul territorio stesso,  e con l’auspicio della piena collaborazione degli enti pubblici locali, a cui in primis dovrebbe interessare la  salvaguardia e lo sviluppo territoriale.

 

L’Organizzazione si pone obiettivi ambiziosi, non soltanto come promotore di iniziative e progetti di sviluppo ex novo, ma anche come soggetto che intende seguire progetti di intervento sui beni paesaggistici e culturali già avviati. Il recupero, la conservazione e la valorizzazione della risorsa culturale e naturalistica locale sono considerati da questa Organizzazione una leva essenziale di sviluppo economico.

Contribuire alla riconversione dell’economia locale

Lo scopo ideale, costantemente e dichiaratamente perseguito dall’Organizzazione, è quello di collaborare con tutte le forze locali alla creazione di una circuitazione di valore economico fondata sulla valorizzazione delle risorse paesaggistiche, produttive e culturali presenti in grande quantità e qualità sul territorio. Le nostre forze si concentreranno sull’innesto di un circuito economico a impronta sostanzialmente turistica in cui possano trovare impiego le giovani generazioni attualmente costrette ad emigrare a causa di un impianto produttivo arretrato e logoro (produzione agroalimentare non industriale direttamente derivata dall’autosostentamento) e per l’assenza di un sistema economico locale di stampo moderno (offerta sinergica di servizi di stampo turistico).

 

A questo scopo non è esclusa dalle attività dell’Organizzazione la realizzazione di progetti che potranno dar vita a nuovi enti e strutture di attività formativa, culturale e produttiva, nella convinzione che molti aspetti dell’attuale economia agricola di tipo artigianale possano costituire degli asset nella riconversione in un sistema economico evoluto e al passo con i tempi.

 

L’ecosostenibilità che i territori naturalisticamente ben collocati - ma anche ben organizzati - rappresentano infatti un’esigenza e un richiamo profondamente sentiti dall’uomo contemporaneo e di conseguenza una grande opportunità di sviluppo proprio in questo particolare momento storico dell’Occidente.

In tale ottica, le piccole e medie imprese locali attuali e potenziali  rappresentano il motore determinante per una ripresa dello sviluppo economico che coinvolge tutto il territorio (caratterizzato da aree a vocazioni economiche diverse e complementari).

Il modello di sviluppo del turismo locale è improntato alla sostenibilità, affinché la crescita rispetti le persone e l’ambiente e sia sempre all’insegna della qualità della vita di visitatori e residenti. L’auspicio è che il Cilento stesso diventi un esempio virtuoso in questo senso.

Promozione

Le attività di avviamento e gestione di eventi, iniziative, attività produttive andranno di pari passo con le attività di promozione all’interno e soprattutto all’esterno del territorio, attraverso una strategia integrata e condivisa di marketing territoriale, dove il territorio stesso è considerato un brand: un sistema sinergicamente produttivo con proprie caratteristiche peculiari e distintive da esaltare e far conoscere attraverso le diverse tipologie di promozione (eventi, pubblicità, siti internet vetrina o e-commerce ecc.), leve operative delle politiche strutturate di marketing.

L'Auriga Cilento: un miracolo a distanza dell'amore per il territorio

Partendo dalle nostre comuni radici, abbiamo deciso di costituire L’Auriga Cilento, associazione no profit per lo sviluppo e la promozione del territorio da cui proveniamo e che amiamo.

L'Auriga Cilento nasce come 'sorella minore' de L'Auriga Valdelsa
(http://www.aurigavaldelsa.org/), omologa associazione per lo sviluppo del territorio della Valdelsa in Toscana, fondata e presieduta dalla nostra socia promotrice Elda Lettieri.

Come l'auriga guarda lontano, così L'Auriga Cilento, con tutte le persone che ne faranno parte, vuole condurre il territorio verso obiettivi ambiziosi, attraverso progetti di valorizzazione delle risorse paesaggistiche, produttive e culturali, il tutto in collaborazione con persone, organismi e amministrazioni locali.

Ci siamo avviati consapevoli che il percorso non sempre sarà facile, il lavoro che ci attende è intenso e dobbiamo essere tenaci per raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo però fiduciosi perché abbiamo entusiasmo, voglia di lavorare insieme, certezza delle buone intenzioni, e soprattutto amore per questo territorio al quale vorremo garantire traguardi ambiziosi.

L' intento che ci accomuna è la voglia di elaborare proposte e azioni sinergiche a livello di zona, pensando a questo territorio come a un'unica entità da proporre in modo organico fuori dai confini regionali e nazionali. 

La nostra vuole essere l'associazione di tutti, per contribuire insieme a tutte le persone di buona volontà a rendere grande il territorio che amano. Congiuntamente possiamo divenire la forza e la coscienza critica delle istituzioni. E per farlo dobbiamo creare una rete ideale e fattuale. 

A chiunque, in qualsiasi posto del mondo, si senta di condividere i nostri propositi, dai promotori di questo sogno un cordialissimo benvenuto!

Bruno Di Venuta
Fabio Sacco
Diomira Cennamo
Elvira Rita Gorga
Elda Lettieri
Tiziana Rubano
Francesco Tesauro