Senza memoria non esistiamo (Saramago)
Partecipazione ed entusiasmo per il progetto
A.D.A. Memoria Viva (Archivio Digitale Altavillese) a cura
dell’associazione Auriga Cilento presentato presso la chiesa di San
Biagio lo scorso 27 dicembre. Iniziativa di grande valore culturale che
prosegue il ciclo iniziato – grazie alla collaborazione con il Tavolo Tecnico
per il Recupero del Patrimonio – con la riapertura della chiesa anzidetta nel
dicembre 2012, il restauro dell’organo Carrelli di Vallo e una serie di altre
azioni tese alla valorizzazione del territorio come la realizzazione di
audioguide per fruire della bellezza dei tesori locali.
Ora un nuovo grande obiettivo per l’Auriga
e chiunque si vorrà unire. Già molti i giovani che si sono avvicinati con l’intenzione
di mettere al servizio le loro preziose competenze e ottenerne in
cambio la possibilità di lavorare concretamente per la restituzione alla
comunità di un bene di inestimabile valore.
Il Catasto Onciario del 1753
Il progetto non a caso è stato presentato
in concomitanza con un’altra importante restituzione alla comunità ottenuta
grazie all’impegno dell’ingegner Rosario Messone che, con una
dettagliata ricerca e la conseguente trascrizione delle informazioni rinvenute
nel Catasto Onciario del 1753, ha permesso di ridare vita ad
antiche famiglie altavillesi ed avere informazioni circa l’intera
collettività del periodo. I due lavori sono strettamente collegati perché i dati
andranno a confluire in un’unica piattaforma ideata dall’informatico dott.
Bruno Di Venuta e dall’ing. Fabio Sacco che permetterà di avere una situazione
estremamente precisa di uno spaccato di tempo.
I libri che resistono alla prova del tempo sono soliti resistere alla prova
del tatto: chi tocca questi libri, lo disse già il poeta, tocca un uomo (Manuel
Neila).
L'Archivio Storico Cartaceo.
Per capire l’importanza dell’Archivio
Storico Altavillese che il team coordinato da Tiziana Rubano, presidente
dell’Auriga, ha iniziato a digitalizzare va sottolineato che questo
comprende i registri dei battesimi, cresime, matrimoni, stato d’anime, defunti
a partire dal 1600 di tutte le chiese del paese – San Biagio, Sant’Antonino,
Sant’Egidio, Convento – e volumi che racchiudono la storia delle chiese stesse,
dei lavori e dei fatti legati ad esse, oltre che le cronache redatte dai monaci le
quali permettono di ricostruire la vita politica e momenti storici
particolari.
È d’obbligo ricordare che tempo addietro l’Archivio
è tornato un bene pubblico ubicato presso il Convento dei Padri Vocazionisti grazie
all’impegno dello storico dell’arte Nadia Parlante in quanto per un
lungo periodo esso fu conservato in una casa privata. Il lavoro di recupero –
al quale partecipò il parroco di allora - non fu semplice in quanto a distanza
di anni dalla morte di chi se ne era preso cura la memoria locale ne aveva
perso le tracce.
Nei mesi scorsi una prima importante
azione di salvaguardia è stata effettuato traslocando i registri dal piano
terreno al primo piano del Convento in una stanza apposita trattata
adeguatamente e accessibile solo su richiesta al volontario Luigi
Tierno indicato dal parroco Padre Costantino come archivista e responsabile per
il grande apporto che sta dando all’iniziativa.
Progetto ADA. Digitalizzazione, la memoria al futuro.
L’impresa più grande però risiede proprio
nella digitalizzazione di tutti i documenti che si sta compiendo, per
fermarli nel tempo e renderli fruibili a chiunque. Un progetto ambizioso
che l’Auriga ha ideato nel 2009 all’indomani della sua costituzione e
presentato in diverse sedi istituzionali. Non trovando interlocutori sensibili
il gruppo, forte delle sue competenze interne (informatici,
storici dell’arte e esperti in beni culturali), ha deciso comunque di far leva
sul proprio senso di responsabilità e partire in maniera indipendente,
autofinanziata e autogestita. Parallelamente si stanno chiudendo
convenzioni con Università per richiedere stagisti e tirocinanti e individuando
canali percorribili atti ad ottenere finanziamenti di supporto rispettosi di un
lavoro di tale portata.
In sintesi quando la piattaforma ADA sarà
completata chiunque potrà risalire ai propri antenati digitando il nome della
famiglia, consultare i documenti originali in formato digitale, intrecciare
dati per risalire a legami familiari, individuare online l’ubicazione del
registro cartaceo, prenotare una visita presso il Convento.
Per maggiori informazioni e per aderire al
progetto in qualsiasi forma l’indirizzo mail di riferimento è aurigacilento@gmail.com mentre
il numero di telefono 347/77.87.155
Un piccolo aiuto è un grande aiuto.
Guarda l'intervista a Bruno Di Venuta per saperne di più!
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