martedì 12 gennaio 2016

Progetto ADA. Digitalizzazione, la memoria che vive.

Senza memoria non esistiamo (Saramago) 
Partecipazione ed entusiasmo per il progetto A.D.A. Memoria Viva (Archivio Digitale Altavillese) a cura dell’associazione Auriga Cilento presentato presso la chiesa di San Biagio lo scorso 27 dicembre. Iniziativa di grande valore culturale che prosegue il ciclo iniziato – grazie alla collaborazione con il Tavolo Tecnico per il Recupero del Patrimonio – con la riapertura della chiesa anzidetta nel dicembre 2012, il restauro dell’organo Carrelli di Vallo e una serie di altre azioni tese alla valorizzazione del territorio come la realizzazione di audioguide per fruire della bellezza dei tesori locali.

Ora un nuovo grande obiettivo per l’Auriga e chiunque si vorrà unire. Già molti i giovani che si sono avvicinati con l’intenzione di mettere al servizio le loro preziose competenze e ottenerne in cambio la possibilità di lavorare concretamente per la restituzione alla comunità di un bene di inestimabile valore. 

Il Catasto Onciario del 1753 
Il progetto non a caso è stato presentato in concomitanza con un’altra importante restituzione alla comunità ottenuta grazie all’impegno dell’ingegner Rosario Messone che, con una dettagliata ricerca e la conseguente trascrizione delle informazioni rinvenute nel Catasto Onciario del 1753, ha permesso di ridare vita ad antiche famiglie altavillesi ed avere informazioni circa l’intera collettività del periodo. I due lavori sono strettamente collegati perché i dati andranno a confluire in un’unica piattaforma ideata dall’informatico dott. Bruno Di Venuta e dall’ing. Fabio Sacco che permetterà di avere una situazione estremamente precisa di uno spaccato di tempo. 

I libri che resistono alla prova del tempo sono soliti resistere alla prova del tatto: chi tocca questi libri, lo disse già il poeta, tocca un uomo (Manuel Neila). 

L'Archivio Storico Cartaceo.  
Per capire l’importanza dell’Archivio Storico Altavillese che il team coordinato da Tiziana Rubano, presidente dell’Auriga, ha iniziato a digitalizzare va sottolineato che questo comprende i registri dei battesimi, cresime, matrimoni, stato d’anime, defunti a partire dal 1600 di tutte le chiese del paese – San Biagio, Sant’Antonino, Sant’Egidio, Convento – e volumi che racchiudono la storia delle chiese stesse, dei lavori e dei fatti legati ad esse, oltre che le cronache redatte dai monaci le quali permettono di ricostruire la vita politica e momenti storici particolari. 

È d’obbligo ricordare che tempo addietro l’Archivio è tornato un bene pubblico ubicato presso il Convento dei Padri Vocazionisti grazie all’impegno dello storico dell’arte Nadia Parlante in quanto per un lungo periodo esso fu conservato in una casa privata. Il lavoro di recupero – al quale partecipò il parroco di allora - non fu semplice in quanto a distanza di anni dalla morte di chi se ne era preso cura la memoria locale ne aveva perso le tracce. 

Nei mesi scorsi una prima importante azione di salvaguardia è stata effettuato traslocando i registri dal piano terreno al primo piano del Convento in una stanza apposita trattata adeguatamente e accessibile solo su richiesta al volontario Luigi Tierno indicato dal parroco Padre Costantino come archivista e responsabile per il grande apporto che sta dando all’iniziativa. 

Progetto ADA. Digitalizzazione, la memoria al futuro. 
L’impresa più grande però risiede proprio nella digitalizzazione di tutti i documenti che si sta compiendo, per fermarli nel tempo e renderli fruibili a chiunque. Un progetto ambizioso che l’Auriga ha ideato nel 2009 all’indomani della sua costituzione e presentato in diverse sedi istituzionali. Non trovando interlocutori sensibili il gruppo, forte delle sue competenze interne (informatici, storici dell’arte e esperti in beni culturali), ha deciso comunque di far leva sul proprio senso di responsabilità e partire in maniera indipendente, autofinanziata e autogestita. Parallelamente si stanno chiudendo convenzioni con Università per richiedere stagisti e tirocinanti e individuando canali percorribili atti ad ottenere finanziamenti di supporto rispettosi di un lavoro di tale portata. 

In sintesi quando la piattaforma ADA sarà completata chiunque potrà risalire ai propri antenati digitando il nome della famiglia, consultare i documenti originali in formato digitale, intrecciare dati per risalire a legami familiari, individuare online l’ubicazione del registro cartaceo, prenotare una visita presso il Convento. 

Per maggiori informazioni e per aderire al progetto in qualsiasi forma l’indirizzo mail di riferimento è aurigacilento@gmail.com mentre il numero di telefono 347/77.87.155 

Un piccolo aiuto è un grande aiuto.

Guarda l'intervista a Bruno Di Venuta per saperne di più! 



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